Vittore CRIVELLI da Venezia alle Marche

La mostra si propone di presentare al pubblico una raccolta di opere di Vittore Crivelli, del fratello Carlo e di altri pittori e scultori attivi nei centri più interni delle Marche nella seconda metà del ’400.

Vittore e Carlo Crivelli, nati e formatisi come artisti a Venezia, dopo alcuni anni di attività in Dalmazia, si trasferirono nelle Marche, dove la loro carriera, nonostante la vicinanza geografica, si svolse su binari separati. Carlo, stabilitosi prima a Fermo e poi ad Ascoli, negli ultimi anni della carriera si sposta lavorando per i signori di Camerino e Matelica e per la nobile famiglia Ferretti di Ancona. Vittore impianta una solida bottega a Fermo, dalla quale spedisce pale d’altare e polittici in un’area vastissima fra fermano e maceratese, lavorando sia per grandi ordini religiosi e committenti importanti, sia per chiese parrocchiali e piccole comunità religiose.

Vittore, da sempre considerato una sorta di ‘brutta copia’ del più famoso fratello, mostra invece una sua indipendenza e originalità nella scelta di iconografie diverse da quelle di Carlo, come il tema della Madonna adorante, rappresentato in mostra dallo stupendo esemplare di Sarnano (Pinacoteca civica) e da altre versioni (Falerone, Massignano e Cupramarittima). Se il suo stile è meno elevato ed espressivo di quello di Carlo, eccezionale è tuttavia la qualità tecnica di cui Vittore è capace e rende le sue opere splendide di ori, rilievi e ornamenti. Lo studio dei documenti relativi a Vittore rivela inoltre il profilo di un vero e proprio imprenditore che si impone sul mercato artistico della zona per quasi trent’anni.

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